QUANDO CI LASCIAMO CI DIAMO LA POSSIBILITÀ DI RISCRIVERE SU UN FOGLIO BIANCO LA NOSTRA NUOVA IDENTITÀ, MA CON L’INCHIOSTRO DELL’ESPERIENZA
Andrea Castellani
Mi era venuto in mente questo pensiero per la Giornata Mondiale Contro la Violenza Sulle Donne. Spesso è tanto difficile lasciare la persona con cui stiamo. Ormai ci siamo legati e oltre agli affetti dobbiamo anche fare i conti con l’abitudine, o come in alcuni casi, con la paura. Al di là del caso dell’amore violento in cui lasciare diventa estremamente problematico per tutta una serie di paure, penso che questo pensiero sia applicabile a qualunque separazione.

Credo sia lecito avere paura di tornare ad essere soli e per questo cercare di rimanere nella relazione. Si cerca allora di rattoppare situazioni ormai inaggiustabili e convincersi che tutto andrà bene, finendo però per stare male con noi stessi. Viene portata avanti con mente e corpo qualcosa che ormai è finita. Ci troviamo allora immobili nella nostra vita poiché non abbiamo le risorse per crescere, visto che più andiamo avanti nell’illusione, più energie utilizziamo per lo sforzo. Inevitabilmente, una relazione così è destinata a fallire, per chi prima o per chi dopo.
Al malessere che ci troveremo a provare durante la relazione cercando di portarla avanti e alla sofferenza della rottura, si andrà ad aggiungere il tempo che impiegheremo a riprenderci dalla separazione. Più tempo e risorse abbiamo impiegato nella relazione, più tempo e risorse impiegheremo a riprenderci.
La ripresa post – separazione si verifica sia che la relazione fosse sincera, sia che fosse stata forzata. Spendere tanto tempo insieme con un’altra persona porta a cambiare il proprio stile di vita. Ci abituiamo a un contatto più o meno costante, nasce affetto, vengono condivisi interessi e progetti. In due parole, cresciamo insieme. Terminare una lunga relazione porta con sé tutta una serie di fatiche circa l’imparare a vivere senza la persona che avevamo accanto. Bisogna impiegare tempo per tornare a crescere in maniera positiva e felice, sia che la relazione fosse reciproca, sia che stessimo cercando di portarla avanti con solo le nostre forze. In quest’ultimo caso tuttavia va ad aggiungersi un aspetto che secondo me è molto importante: oltre a impiegare diverso tempo a ridefinirsi una volta terminata la relazione, non si è cresciuti positivamente neppure durante il tempo che abbiamo passato insieme forzatamente.
Contrariamente, se interrompiamo una relazione quando ci rendiamo conto che non fa per noi, il tempo che passeremo stando male sarà sicuramente minore di quello che passeremo se decidiamo di continuarla.
Quando ci troviamo nella situazione di decidere se lasciare il partner o meno, può capitare di sentirsi in colpa per l’altra persona. In questo caso le strade sono due. Anche il o la Partner pensa la stessa cosa, ma allora la relazione sta continuando per una sorta di pena reciproca. In questo caso mi chiederei, “Voglio davvero avere accanto questa persona per pena e che lei/lui faccia lo stesso con me?” Nella seconda situazione, invece, a noi importa ancora dell’altra persona, ma questo sentimento non è reciproco. In questo caso tendiamo a trasmettere sull’altra persona le nostre insicurezze e il “non ho le forze di terminare la relazione” diventa “non voglio terminarla perchè ho paura che l’altra persona ci stia troppo male”, credendo così di provare pena per l’altra persona. In questo caso mi chiederei, “Voglio davvero stare con questa persona perché credo mi faccia pena e fare una fatica doppia per portare avanti una relazione che esiste solo nella mia immaginazione?”.
In ogni caso, è sempre difficile separarsi da una persona con cui abbiamo trascorso parte della nostra vita. Tuttavia, non solo ci stiamo dando importanza quando prendiamo questa decisione, ma ci stiamo anche dando la possibilità di imparare attivamente da questa esperienza per essere più felici nel nostro futuro.
E tu, cosa ne pensi?